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Cosenza, a Pescara comincia la caccia a punti pesanti per la salvezza

I 6 punti di vantaggio sulla zona playout non sono del tutto rassicuranti. Dopo la sosta i Lupi attesi da otto sfide mozzafiato. E per la sfida all’Adriatico persiste il rebus su come sostituire Palmiero

 

La partita di Pescara, poi la sosta. Un po’ di riposo per ricaricare le pile in vista del rush finale del campionato di Serie B, dove il Cosenza è tornato a giocare a distanza di 15 anni. E alla ripresa delle ostilità la squadra di Braglia è attesa da 8 sfide mozzafiato. Non è che quella dell’Adriatico sia da meno, anzi è un ostacolo bello tosto da superare. Però è chiaro che si entrerà nella fase decisiva dove ci saranno sempre meno opportunità per poter rimediare a eventuali cadute. E il calendario dei Lupi mette i brividi soltanto a guardarlo. Prendete appunti: Palermo al Marulla, Lecce al Via del Mare, derby con il Crotone davanti ai propri tifosi, quindi la trasferta di Padova, la sfida in casa con lo Spezia, la visita al Benevento, l’ultima della stagione regolare al Marulla con il Venezia che già si annuncia come uno scontro diretto al cardiopalma e infine la Salernitana all’Arechi.

I rossoblu si presentano alla sfida di stasera (fischio d’inizio alle ore 21, diretta tv su Raisport) con una classifica che, a oggi, la mette a riparo da rischi. Ma è chiaro che i 6 punti di vantaggio sul Venezia, al momento la squadra che occupa il quint’ultimo posto e che dovrà giocare il playout per mantenere la categoria, non è del tutto rassicurante. La Serie B, da sempre, è un campionato in cui non si può dare mai nulla per scontato. Bastano un paio di partite per farti accarezzare sogni di alta classifica, così come nel giro di poche gare ti ritrovi nei bassifondi. Occhio, dunque. Senza tralasciare il dettaglio di non poco conto, quello che vedrà il Cosenza osservare il turno di riposo all’ultima giornata, motivo per il quale la salvezza dovrà essere sigillata in cassaforte già il 4 maggio giorno in cui i silani giocheranno in casa della Salernitana.

Sono tanti i motivi per i quali la sfida di stasera con il Pescara è troppo importante, per cui si punta decisamente a tornare a casa con un risultato positivo. Nonostante Braglia sia alle prese con la pesantissima assenza di Palmiero che inevitabilmente lo costringerà a rivedere l’assetto tattico al di là del modulo. Potrà essere confermato il 4-3-3 ma senza il napoletano in cabina di regia: Mungo o Bruccini, oppure Sciaudone che potrebbero prenderne il ruolo non hanno, nessuno dei tre, le stesse caratteristiche. Potrebbe essere 3-5-2, in modo da giocare più accorti e cercare di sviluppare il gioco sulle corsie esterne con Bittante e D’Orazio. Ma Braglia potrebbe tirare dal cilindro qualsiasi sorpresa e magari virare sul 3-4-3 che ha provato e riprovato per tutta la settimana. Pescara snodo cruciale, ecco perché il tecnico soltanto poche ore prima del fischio d’inizio scioglierà le riserve.

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