La squadra, se si dovesse applicare il criterio della ponderazione, resterebbe comunque penultima dietro il Trapani, con l’inevitabile retrocessione

“L’algoritmo non è una pozione magica, non impatterà negativamente stravolgendo il merito sportivo. E’ un procedimento sistematico di calcolo, per arrivare alla cosiddetta ponderazione delle classifiche. Non è altro che un modo per far sì che, prima che ripartano i campionati, che mette tutti nelle stesse condizioni”. Gabriele Gravina, presidente della FIGC, intervenuto ai microfoni di Radio24, ha chiarito cosa accadrebbe nell’eventualità del cosiddetto Piano C. Cioè se a campionato ripreso dovesse essere necessario uno nuovo stop, stavolta definitivo, e si debba procedere ai verdetti sulla base di una classifica ponderata.

“Non so se tra tre o quattro giornate tutti abbiano fatto lo stesso numero di gare. Non possiamo penalizzare chi non lo ha fatto. E’ un calcolo matematico che mette a disposizione una modalità che crea equità. Gli inglesi lo stanno facendo. Non è una media secca ma tiene conto delle gare giocate in casa e fuori casa, di quelle da giocare, di gol fatti e gol subiti. Una serie di correttivi che danno una minima influenza ma creano un principio di equità”, ha ulteriormente specificato Gravina.

Ma che impatto potrebbe avere in Serie B se si dovesse applicare oggi? La classifica del Cosenza cambierebbe? La riposta è no. Come analizzato sulle colonne del Corriere dello Sport, i Lupi passerebbero a 32,35 punti, applicando i criteri della ponderazione, ma resterebbero comunque penultimi dietro il Trapani, che avrebbe 34,49. Ben lontani gli eventuali playout, con la Cremonese, quart’ultima, che avrebbe 42,70, tantomeno vicina sarebbe la salvezza diretta: il Venezia avrebbe 43,43 punti, il Pescara, sestultimo, con l’algoritmo, oggi ne avrebbe 47,50.

Sarebbe quindi retrocessione in Serie C. Il primo obiettivo per il Cosenza, appena riprenderà il campionato, è quindi solo uno: far più punti possibile per avere una chance di salvezza in ogni caso.