Protagonista grazie a 5 gol per la salvezza della passata stagione, non si è ripetuto nel campionato in corso. Adesso Occhiuzzi gli sta dando fiducia grazie al suo spirito di sacrificio, in un ruolo che non è il suo

Con 5 gol segnati tutti nel girone di ritorno, nella passata stagione è stato tra i calciatori decisivi alla salvezza del Cosenza. Parliamo di Daniele Sciaudone, 32 anni da compiere il prossimo 10 agosto. Centrocampista con la grande capacità di sapersi inserire e arrivare alla conclusione. Era arrivato in rossoblu nella parentesi del mercato invernale di gennaio, prelevato in prestito dal Novara in Serie C. Subito diventato uno dei fedelissimo di Braglia: 16 presenze e, appunto, 5 gol. E quell’esultanza alla Cristiano Ronaldo lo avevano fatto entrare nel cuore dei tifosi rossoblu.

Una buona stagione che gli valse il riscatto e ovviamente il contratto nuovo firmato con il Cosenza. Un biennale con scadenza giugno 2021. Il meglio di sé Sciaudone lo dà nel ruolo di mezzala, interno in un centrocampo a tre. Si è adattato in più ruoli, soprattutto nel periodo in cui spesso si cambiava modulo. Anche adesso con Occhiuzzi si sta sacrificando in un centrocampo a due. Ma lo spirito di sacrificio e di adattamento hanno conquistato la fiducia del giovane allenatore. Tant’è che si appresta a essere titolare anche contro il Pisa.

Una stagione meno brillante rispetto alla scorsa. Qualcosa, probabilmente, si è rotto anche nel rapporto con Braglia soprattutto dopo la partita in casa della Juve Stabia. Era l’ultima gara del girone d’andata e proprio da un errore di Sciaudone nacque l’azione dalla quale scaturì il calcio di rigore trasformato da Forte e che portò il Cosenza alla sconfitta. Non mancarono le critiche sul centrocampista anche da parte dell’allenatore. Adesso il numero 16 rossoblu prova a ripagare la fiducia di Occhiuzzi contribuendo a un finale di stagione in crescendo.