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Cosenza, le due facce opposte della stessa medaglia

Da una parte il bel gioco, che si spera possa portare a raccogliere più di quanto fatto finora. Dall’altra i numeri che invitano a una inversione di tendenza. Indispensabile mettere a disposizione di Occhiuzzi i rinforzi necessari

Classico bilancio di metà stagione. O giro di boa, come dicono e scrivono i sapientoni del variegato e sempre più trafficato pianeta del calcio. Dopo 19 partite di certo si ha di fronte l’immagine migliore da potere accostare alla realtà. E il Cosenza finora si è preso tanti complimenti ma ha raccolto troppo poco per essere nelle condizioni di gestire con serenità la seconda parte del campionato di Serie B 2020-2021.

Le due facce opposte della stessa medaglia. Da una parte il bel gioco, dall’altra i numeri che impietosamente sbattono in faccia la realtà. E qui si fanno largo due scuole di pensiero. I più ottimisti sono certi che proprio grazie al gioco, prima o poi si dovranno raccogliere i frutti. Anche in virtù del fatto che dalla finestra invernale del calcio mercato dovrebbero arrivare i rinforzi necessari. L’altra scuola di pensiero, quella che non è pessimista ma che guarda con equilibrio alla realtà, sostiene che si rischia di retrocedere in allegria.

Dunque, partiamo dai numeri che per quanto asettici e indigesti rappresentano la base sulla quale avviare la discussione. Il Cosenza è la squadra con il peggiore attacco del campionato, soltanto 13 i gol segnati. Detiene un altro primato la squadra di Occhiuzzi, ovvero quella con il maggior numero di pareggi: 11 in tutto di cui 6 in casa. Ed è la squadra con il minor numero di vittorie, soltanto 2. Senza dimenticare che ha chiuso il girone d’andata senza vittorie al Marulla, mai successo prima nella storia dei Lupi. Sembra fin troppo chiaro che urge una inversione di tendenza.

Il bel gioco e la finestra di mercato. Ma c’è da aggiungere anche la compattezza, perché, a proposito di numeri, quella del Cosenza è tra le migliori sei difese del campionato. Non si può non essere d’accordo con gli ottimisti che puntano tutto sulla qualità del gioco che esprime la squadra, certi che i risultati dovranno arrivare. Grazie anche al supporto di interpreti migliori. Ed è in questa direzione che il club si sta muovendo. Gli ingaggi di Tremolada e Trotta rappresentano la prima conferma. È fatta anche per Gerbo. Tutta gente di categoria.

Ma il progetto per rinforzare la squadra non può e non deve finire con questi tre calciatori. Urge un altro centrocampista centrale di qualità ed esperienza. Ma soprattutto occorre un altro attaccante che, secondo voci raccolte in queste ore, potrebbe arrivare dall’estero. A Trinchera è stato chiesto di trovare una sistemazione a Petre e Gliozzi i quali hanno clamorosamente deluso le attese. E se vogliamo dirla tutta, un altro rinforzo in difesa (un braccetto sinistro come amano chiamarli gli allenatori moderni) garantirebbe a Legittimo un’alternativa dopo che per tutto il girone d’andata non ha mai rifiatato. A parte quello spezzone di partita nel derby di andata a Reggio Calabria.

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