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Goretti: “Ho grande fiducia in Occhiuzzi, conosce e ama Cosenza”

Il direttore sportivo entra nel dettaglio sul mercato: “Vi spiego perché Asencio, Da Cruz e Casasola non sono arrivati. E su Laura…”

Nella lunga conferenza stampa Roberto Goretti, direttore sportivo del Cosenza, è entrato nel dettaglio sul mercato: “Potevamo cedere un altro paio di giocatori ma c’è chi ha rifiutato le destinazioni. Vuol dire che stanno bene a Cosenza e ne sono contento. Kristoffersen anche se c’era posto lo abbiamo lasciato fuori lista, fino al 30 marzo c’è spazio di cessione all’estero. Adesso devono conquistarsi anche il posto in panchina e questo mi piace. L’esclusione di Millico è arrivata in quest’ottica. E gli ha fatto bene, si è allenato molto bene”.

A propostio della guida tecnica: “Mister Zaffaroni è una persona straordinaria, ha conquistato punti pesanti. La decisione presa di cambiare tecnico è stata fatta in un’ottica a lungo termine. Mister Occhiuzzi ha bisogno di grande fiducia. È un bravo allenatore. Chi vede tutti i giorni gli allenamenti se ne rende conto. Abbiamo dei difetti da migliorare, possiamo e dobbiamo farlo. È una persona in gamba, molto preparata, che ama Cosenza, ha grandi valori morali. Sa quanti minuti ci si può allenare nei singoli campi, conosce l’ambiente. Come tutti gli allenatori può sbagliare, così come posso sbagliare io sul calciomercato. L’importante è il valore, umano e non solo. Sono soddisfatto del lavoro che sta facendo”.

Sugli obiettivi sfumati: “Quando cerchi giocatori forti vai a combattere contro realtà con una classifica più importante della nostra. E un calciatore in questo momento queste cose le guarda. Nel mercato interno abbiamo perso. Asencio non era un obiettivo ma un’opportunità. Non ci pensavo prima, ci ho pensato quando ha rescisso. Ma non lo vedevo come un giocatore pronto per aiutare il Cosenza, bensì come un’opportunità per la società di avere un giocatore del ’98 che una volta tornato in condizione avrebbe avuto un valore sul campo e patrimoniale. Da Cruz è un giocatore importante, che ci ritroveremo contro sabato. Ci ho provato come ci avevo provato a Perugia ma anche stavolta non sono riuscito a prenderlo. Casasola è un ragazzo in gamba, mi ha fatto piacere conoscerlo e parlarci. Era una richiesta del mister, ha semplicemente scelto un’altra squadra. Si vince, si perde, l’importante è battagliare. Sembrava potesse venire da noi, la formula che avevamo proposto poteva essere vincente: un prestito con obbligo di riscatto in caso di salvezza e susseguente contratto triennale. Doveva diventare uno di quei 7/8 giocatori che avrebbero formato la colonna portante del Cosenza. La scelta si può condividere o no, la rispetto”. 

Infine su Gaetan Laura, che ha ben impressionato contro il Brescia: “Laura giocava in un campionato, quello della B francese, che tutti guardiamo. Ha un livello fisico molto importante. Un gran numero di calciatori, messi nella nostra B, danno un apporto fisico diverso. Era tra quella decina di calciatori che come noi altre società attenzionavano. È stato molto vicino al Vicenza a inizio gennaio, anche noi lo avevamo seguito ma poi lo avevamo quasi mollato. C’è stata però una scintilla quasi casuale che ha fatto nascere tutto quanto. Spero di raccontarla ad agosto”. 

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