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Cosenza, rigori provocati, errori e gol: il doppio volto di Rigione

Il difensore nel bene e nel male protagonista anche nella vittoria con il Palermo dove segna una rete pesante ma si perde Brunori nel 2-2 e quel tocco con la mano…

Mettiamola così: una sorta di dottor Jekyll e mister Hyde. Benvenuti nel mondo di Michele Rigione, 31 anni compiuti lo scorso 7 marzo, difensore del Cosenza alla seconda stagione in rossoblù. Prendete la partita di sabato con il Palermo: un bel 7 pieno in pagella per il gol del 2-1, quello che ha ribaltato lo svantaggio iniziale. Un 5 scarso per l’errore in marcatura su Brunori in occasione del 2-2 e quel tocco con la mano che al 90’ ha dato la possibilità ai siciliani di agguantare il pari se Marson non avesse parato il rigore proprio al capitano del Palermo. La media propende per il 6, per come lo abbiamo giudicato noi.

Non è il primo calcio di rigore provocato da Rigione in questo campionato. Contro il Palermo è stato il terzo. E tutti per un tocco con la mano. Il primo contro il Bari, con il tiro calciato alto da Antenucci. Poi contro il Genoa, che grazie alla trasformazione di Coda ha sbloccato il risultato. Così come l’amnesia sul pareggio di Brunori: già in altre partite è stato così.

L’altra faccia della medaglia sono i gol: il secondo in questo campionato, dopo quello segnato al Como. Anche in quel fu una rete pesante perché portò il risultato sul 2-0 spianando la strada verso la vittoria (3-1 il finale). A proposito di gol, sabato Rigione ha eguagliato il precedente di Cesena (Serie B 2016-2017 quando firmò 2 reti). Adesso l’obiettivo è migliorare il primato personale nel campionato cadetto: 3 gol con la maglia del Chievo, stagione 2019-2020. I 3 gol in un campionato il centrale rossoblù li avevi messi a segno anche con la maglia del Catanzaro ma in Serie C (2014-2015).

Ma l’affidabilità di Rigione è confermata dalle presenze: finora ha giocato tutte e 13 le partite senza mai essere stato sostituito. Infatti è rimasto in campo 1.170 minuti, più i recuperi. L’unico calciatore, con Dionigi prima e Viali adesso, sempre in campo. Le 13 presenze, ma con meno minuti, le hanno raccolte altri tre calciatori: Voca (1.017 minuti), Brignola (820 minuti) e D’Urso (805 minuti).

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