Ivano de Marco è un tifosissimo del Cosenza, ama i Lupi e nonostante il lavoro lo abbia portato a emigrare oltre i confini nazionali, una partita al mese la riesce a vedere. Con enormi sacrifici: arrivo e partenza nello steso giorno. Scrive una lettera a Eugenio Guarascio perché vorrebbe vedere il derby con il Catanzaro assieme a suo figlio di 11 anni ma il biglietto Lupacchiotto può esser fatto soltanto in presenza. Ma lui non può, motivo per il quale si è rivolto al presidente.
“Egregio presidente,
spero che riesca a leggere: chi la scrive è un semplice tifoso che ha una malattia incurabile che si chiama Cosenza calcio! Per motivi lavorativi risiedo in Albania ma con tanti sacrifici riesco ad assistere almeno a una partita al mese del Cosenza.
Fin qui nulla di anormale, ma a breve ci sarà il derby ed essendo che arrivo la mattina e poi riparto le chiedo: come posso fare il biglietto? Lei dirà: su internet. Ma il problema è come posso fare il biglietto Lupacchiotto per mio figlio! Capisco che in molti hanno speculato, ma su questo fronte però un po’ di agevolazioni per chi lavora fuori Italia?
La ringrazio anticipatamente, da premettere che non le sto chiedendo accrediti o ingressi di favore ma solo la possibilità di poter fare il biglietto per mio figlio di 11 anni.
Cordiali saluti, Ivano de Marco”.