Decisivo contro Pisa e Cittadella: i rossoblù devono moltissimo al granatiere friulano la possibilità di giocarsi la permanenza in B attraverso il playout
Se il Cosenza si giocherà la permanenza in Serie B attraverso il playout con il Vicenza, moltissimo lo deve a Massimo Zilli. Il granatiere friulano, nato a Udine il 17 luglio 2002, ha messo la firma sulla vittoria contro il Cittadella grazie al suo primo gol in Serie B. Ma era risultato determinante anche a Pisa, dove conquistò il calcio di rigore (fallo di Beruatto) che Liotti trasformò per l’1-1. Decisivo negli ultimi 4 punti dei Lupi.
Bisoli venerdì sera gli ha regalato la presenza numero 6 in campionato. Era finito nell’elenco dei convocati la scorsa estate quando bisognava fare numero per andare a giocare contro la Fiorentina in Coppa Italia. L’esordio nel campionato cadetto contro il Monza al Marulla, dopo che se ne era rimasto in panchina con Parma e Spal. Anche contro Benevento, Cremonese e Pordenone era stato buttato nella mischia.
Già, il Pordenone. È proprio con la maglia neroverde dei friulani che si era messo in mostra nelle giovanili al punto da farsi notare dalla Lazio, strappandolo alla concorrenza dell’Udinese. A Formello all’età di 15 anni ha giocato con Under 16 e Under 17 biancoceleste. Quindi il salto nella Primavera della Lazio da dove lo ha prelevato il Cosenza grazie al fiuto di Massimo Mezzina, responsabile del settore giovanile. Gioca con i rossoblù da settembre 2020: 7 gol e 21 presenze nello scorso campionato, quest’anno 15 reti e 22 presenze prima del passaggio nel gruppo di Bisoli.
Per il ventenne l’allenatore stravede. Ne ha parlato benissimo più volte in conferenza stampa. Tant’è che prima a Pisa, poi contro il Cittadella lo ha buttato nella mischia nei momenti decisivi. Al suo fianco c’è sempre Alessandro Marino, l’agente che lo ha legato al Cosenza fino a giugno 2023 ma già nelle prossime ore pronto a legarsi a vita con il club di Via degli Stadi.
Al Marulla è nata la stella Zilli, che brilla assieme a Florenzi: due ragazzi del 2002 che potranno fare le fortune dei rossoblù, non solo a livello economico ma tecnico prima di tutto. E occhio ad Arioli, attaccante classe 2003 che negli ambienti della Primavera viene considerato molto più forte di Zilli.