Il patron rossoblu è stato fermato in centro dai ragazzi della trasmissione satirica Tikifè: “Abbiamo dieci gare per mantenere la categoria”
Un’intervista spontanea e del tutto casuale quella rilasciata dal presidente del Cosenza, Eugenio Guarascio ai ragazzi del Tikifè trasmissione satirica che viene diffusa in diretta ogni martedì sui canali social. Il presidente è stato fermato su Corso Mazzini in compagnia dell’ex direttore generale dei rossoblu Carlo Federico, mostrando un certo ottimismo in vista della ripresa del campionato dopo il lungo stop a causa del Coronavirus. “Dobbiamo credere nella salvezza, sabato abbiamo questa prima battaglia e possiamo farcela”.
Per il patron rossoblu in questo momento bisogna guardare avanti e non pensare al passato. “Non dobbiamo trovare un colpevole ma analizzare il tutto. In questa stagione doveva esserci il VAR. Quanti punti in più avremmo avuto con l’aiuto della tecnologia?”. Quindi un fugace riferimento alla squadra, in modo particolare all’attacco. “Asencio e Riviere insieme non hanno mai giocato”. Come dire: con quei due lì davanti… A fargli da eco, Carlo Federico medio radiologo sempre vicino alla sua squadra del cuore. “In questo momento è inutile pensare al passato. Da tifosi dobbiamo credere in questo gruppo”.
Un rush finale da vivere intensamente. Ancora Guarascio. “Da quando sono nel Cosenza ho mi sono sempre convinto che nel calcio ciò che conta è quello che fai oggi e che farai domani. Ho preso il Cosenza ad un passo dall’Eccellenza e siamo arrivati in SerieB, vincendo anche i playoff della Serie D e una CoppaItalia di LegaPro. Abbiamo dieci partite da giocare, non fasciamoci la testa prima rompercela. In queste dieci gare possiamo mantenere la categoria”.