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Cosenza, l’appello di Guarascio all’unità in circa due ore di conferenza

Il proprietario del club rossoblù ha dimostrato di avere grandi abilità nel dribblare quasi tutte le domande ma ha puntato molto sul “coraggio di stare vicini alla squadra”

Fosse stato un calciatore invece che il proprietario di un club, sarebbe stato un grande dribblomane. Uno di quelli che regalano giocate da genio ma che allo stesso tempo fanno andare su tutte le furie i tifosi. In quasi dure ore di conferenza stampa Eugenio Guarscio, presidente del Cosenza calcio, ha lasciato l’impronta su un solo aspetto. “Faccio un appello: chiedo il coraggio di stare vicini alla squadra e alla parte tecnica”. Una frase detta con fermezza appena è arrivata la notizia di uno striscione di contestazione esposto davanti ai cancelli dello stadio Marulla.

“Il Cosenza non è retrocesso ma riammesso con merito in Serie B. E questo è un patrimonio che non va disperso”. Giusto per scaldare la platea. Per poi aggiungere che “il Cosenza non è di Guarascio, così com’è non è mai stato di Carratelli ma è un patrimonio di tutti. E il fatto che i tifosi non siano presenti allo stadio, rappresenta un problema”. Perché la squadra va spinta e sostenuta. “E io darò e farò molto di più rispetto a quanto fatto finora per mantenere la Serie B”.

Sulle tante trattative il proprietario del club rossoblù ha ribadito le sue certezze. “Molti nomi che letto sulla stampa credo solo si siano fatti della pubblicità attraverso gli organi di informazione. Di concreto non c’è mai stato nulla. Ricordo che quando mi sono avvicinato al Cosenza eravamo in 8 e mi hanno lasciato solo. Il Cosenza ha solo bisogno di una società seria per mantenere la B”. Un ritornello che si ripete. “Lottare tutti insieme per difendere un patrimonio”. Riferimento non soltanto ai tifosi ma anche all’area tecnica e alla stampa.

L’ipotesi cessione è stata dibattuta a più riprese. E Guarascio ha ribadito quanto detto in altre circostanze. “I tifosi sono stati ingannati. Ripeto: non c’è mai stato nulla di serio. Di concreto. Sono tutti dei millantatori. E i documenti di una qualsiasi società si fanno vedere soltanto quando c’è qualcosa di veramente concreto in una trattativa”.

Guarascio e il campo. “Sono contento di Goretti. Tra i migliori direttori sportivi in circolazione. Mi piace perché è uno che pensa a voce alta, non fa mai nulla per nascondere le sue emozioni”. Al mercato di gennaio abbiamo fatto il massimo. La squadra ritengo sia stata migliorata, adesso non ci sono più scuse. Da sabato mi aspetto i risultati”. Un  messaggio a Occhiuzzi? “No, questo no. Deve lavorare con tranquillità. Adesso lo può fare visti i miglioramenti nella rosa”.

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