Il centrocampista rossoblu in vista del match di sabato: “A Perugia non dobbiamo farci condizionare dagli episodi e dall’ambiente”
Giacomo Calò, centrocampista del Cosenza, intervenuto sulle colonne della Gazzetta del Sud, è tornato sul pareggio col Cittadella: “Rispetto ad altre partite del periodo recente abbiamo fatto meno sotto il piano del gioco ma lo sapevamo dalla vigilia che sarebbe stata una gara differente. Viali nella scorsa settimana ci ha mostrato le immagini della sfida tra i veneti ed il Parma, anche i ducali hanno fatto molta fatica. La squadra di Gorini ti costringe a giocare male perché attua un pressing molto organizzato e dà intensità alla contesa. Ha mantenuto il pallino del gioco, facendo molto possesso. Non è mai bello dover rincorrere gli avversari, mi sono dovuto sacrificare non avendo la possibilità di sviluppare la mia regia. Un match totalmente differente rispetto a quello con il Palermo, rivale che ci ha dato maggiormente la possibilità di giocare. Comunque questo pari non deve essere sottovalutato, è un risultato che ci consente di alimentare la classifica, specie perché arrivato malgrado le assenze di diversi uomini generalmente titolari, come il caso di Florenzi e Brescianini“.
Focus sul prossimo avversario, il Perugia: “Anche loro giocheranno tanto ricorrendo ai lanci lunghi, ciò comporterà che si genereranno tante seconde palle, dovremo essere bravi a farci trovare pronti e vincere i duelli che si creeranno. Inoltre è un avversario molto fisico. Dovremo stare attenti, senza lasciarci condizionare dagli episodi e dall’ambiente. Servirà grande attenzione, il Perugia proverà a colpirci immediatamente perché hanno bisogno della vittoria per raggiungerci. Quella di sabato è una finale a tutti gli effetti. Possiamo dare un segnale importante, fino a pochi mesi fa ci davano per morti. Abbiamo dimostrato di esserci, zittendo le critiche. Non possiamo fermarci ora”.