Il capitano sta facendo un lavoro eccezionale per facilitare l’inserimento dei nuovi e cementare i rapporti con chi è rimasto. L’eccezionale “aiuto” di Calò e D’Urso
Non è uno che fa vita mondana, ma esclusivamente casa e campo. Le giornate di Tommaso D’Orazio sono segnate dagli allenamenti con il Cosenza e la famiglia. La moglie Giulia D’Arcangelo assieme al figlio Alessandro. La maglia dei Lupi l’ha indossata 135 volte (9 gol e 7 assist) e da quest’anno indossa anche la fascia di capitano.
Dal ventre del Marulla raccontano che Tommaso parla poco ma quando lo fa non è uno che ci gira attorno. Diretto. A volte “fulmina” anche con un semplice sguardo. Roba di cui sono capaci soltanto i leader, quelli veri. Quelli che in poco tempo diventano una “guida” per lo spogliatoio. E per creare un gruppo, cosa di cui ce n’era veramente tanto bisogno.
Il capitano sta facendo un lavoro eccezionale. Le cene a casa sua, quella con Gennaro Tutino e famiglia ha rappresentato la prima pietra per la realizzazione del progetto che D’Orazio aveva in mente. Si conoscevano già, perché con la maglia dei Lupi hanno scritto assieme un pezzo di storia. Indelebile. E perché assieme dovranno costruire il percorso del “nuovo” Cosenza.
Tommaso ha contribuito all’inserimento dei nuovi ma soprattutto a cementare i rapporti con chi era nello spogliatoio del Marulla anche la scorsa stagione. E un grande aiuto lo stanno dando Christian D’Urso e Giacomo Caló: non sono passati inosservati quando li hanno visti in compagnia dei giovani Fontanarosa, Cimino, Crespi, Zuccon, La Vardera e Arioli. Immagini di un gruppo vero. Grazie al lavoro del capitano: Tommaso D’Orazio, il leader silenzioso.