Cristian Caccetta, 37 anni compiuti lo scorso 7 agosto, sui campi di calcio continua a esserci. Gioca in Eccellenza con il Nissa nella sua Sicilia, dov’è nato a Palermo. Il Cosenza gli è rimasto nel cuore dopo tre stagione ma anche il rammarico di non avere potuto proseguire in rossoblù. “Evidentemente qualcosa si era rotto irreparabilmente. Ho sperato in novità positive ma non sono arrivate. Peccato – ha detto a Gazzetta del Sud – perché l’anno successivo è arrivata la promozione in serie B”.
A Cosenza è rimasto molto legato Cristian, così come ai cosentini. “Sia io sia la mia famiglia ci siamo sentiti a casa fin dal primo giorno. Ancora oggi abbiamo tanti amici e conserveremo per sempre uno splendido ricordo di quegli anni”.
E sul campo? Assieme al Trapani, il Cosenza è l’altra squadra che Caccetta segue con trasporto. “La società ha fatto tesoro dell’esperienza accumulata fino a questo momento in Serie B, attrezzando una squadra superiore a quella degli scorsi anni. Può compiere un campionato da protagonista, non sarà semplice perché sappiamo quanto sia difficile la cadetteria”.
Dalle colonne di Gazzetta del Sud l’ex centrocampista dei Lupi torna sulla partita di Catanzaro, dove lui è stato protagonista, e sull’immediato futuro del Cosenza. “Il derby di domenica sarà una tappa cruciale. Se dovessero arrivare punti pesanti allora potrebbe innescarsi un circolo positivo, con la possibilità di costruire una classifica buona già prima di Natale. Con mezza salvezza in tasca, poi si potrebbe puntare davvero a qualcosa in più”.