La Procura di Vibo Valentia, guidata da Camillo Falvo, prova a fare luce sullo smaltimento illecito di tonnellate di prodotti qualificati come fertilizzanti ma che nella realtà, secondo l’accusa, sarebbero costituiti da rifiuto smaltito illecitamente. Il reato contestato si è materializzato sui terreni agricoli delle province di Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria.
Tra gli indagati c’è anche Eugenio Guarascio, presidente del Cosenza, e sua sorella Ortenzia. Entrambi sono stati sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza. Questo significa che il presidente non potrà seguire la squadra sabato a Terni, sempre ché non intervengano fatto nuovi, e non potrà essere nemmeno a Cosenza per l’abituale saluto al gruppo prima della partenza. Nel mirino dell’inchiesta anche tre società: la Eco Call spa (con stabilimento a Vazzano, nel Vibonese) ed Ecologia Oggi, entrambe rappresentate da Ortenzia Guarascio, e 4EL Group. Società che sono state poste sotto sequestro dal gip di Vibo Valentia.
In tutto sono undici gli indagati, tra questi anche Gianfranco Comito, manager del settore Ambiente della Regione Calabria in passato consigliere comunale a Vibo Valentia. Gli altri indagati sono Maria Carmela Amato, 46 anni, di Cosenza; Giuseppe Antonio Caruso, 31 anni, di Lamezia Terme; Francesco Currado, 70 anni, di Curinga; Rosario Fruci, 50 anni, di Lamezia Terme; Alessandro Giardiello, 53 anni, di Castrolibero; Vincenzo De Matteis, 51 anni, di San Fili; Franco Dario Giuliano, 58 anni, di Ricadi; Nicola Anselmo Ociello, 57 anni, di Vibo Valentia.